"UN AMATI A NAPOLI"
di Clara Campese
Perfezionato nella sua forma "moderna" dalla grande Scuola Cremonese, il violino è mirabile esempio di perfetta simbiosi tra funzione, forma e struttura, una delle più alte espressioni della tecnica, dell'arte e dell'ingegno umano. Il legno plasmato dalle mani dell'uomo, che ne sente e ne interpreta la più intima essenza, si trasforma in un'opera d'arte.
Il violinista Carlo Dumont prova il violino seicentesco del liutaio cremonese Girolamo II Amati, giunto a Napoli, dopo un recente restauro. Non ha fretta di ascoltarne la voce! Prendendolo tra le mani, ne cerca il contatto fisico, intimo non razionale, lasciandosi permeare dalle sue forme: non ha dimenticato, anzi ha conosciuto spesso la voluttà enorme che si può provare toccando o guardando uno strumento. Ne saggerà poi la voce, cercando quelle note “magiche” che ciascuno si porta dentro: l'archetto, fisiologica estroversione dello spirito dell'esecutore, sollecitando il legno, farà rivivere contemporaneamente lo strumento ed il suo artefice, lo spartito ed il suo autore.
Napoli, Piazza San Domenico Maggiore, Palazzo di Sangro - 5 marzo 2021
Johann Sebastian Bach - Adagio BWV 1001
CARLIO DUMONT violino
LIUTARTE di Gaetano Pucino
SETARO - Fine Instruments and Bows